“Un pulcino diventa adulto in poche settimane, un gatto in qualche mese, una persona in tredici anni. Durante l’infanzia siamo in quello stato che gli orientali definiscono zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quell’attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i ricettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio. Tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione”. “Poi si diventa adulti, si entra nella ‘società’”, continua Munari.
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